Circolare 258

Comunicazione N° 258 Corretta raccolta differenziata dei rifiuti nella scuola

Le modalità di conferimento dei rifiuti

Personale scolastico

Dirigente Scolastico

Agli Alunni

 Al Personale Docente

Al Personale ATA

Al DSGA

Alle famiglie (tramite sito web)

 

Oggetto: Corretta raccolta differenziata dei rifiuti nella scuola

 

Si ricorda a tutti gli interessati che la raccolta differenziata è obbligatoria per legge ai sensi del D.lgs. 152/2006, ed il nostro Istituto, come tutte le strutture pubbliche, è tenuto a provvedervi.

Sono richiamati a differenziare i rifiuti tutti coloro che operano nella scuola o la frequentano.

La raccolta differenziata dei rifiuti a scuola è un diritto-dovere per contestualizzare e rendere autentica l’educazione dei giovani cittadini, ma anche degli adulti, ad una cittadinanza attiva e responsabile.

Si richiede a tutti gli alunni e a tutti i docenti di prestare particolare attenzione e cura nel depositare i rifiuti nel contenitore adeguato.

La stessa attenzione è richiesta a tutto il personale ATA, soprattutto negli spazi comuni. I collaboratori scolastici svuoteranno i cestini tenendo conto della diversa tipologia di rifiuto raccolto.

Gli appositi contenitori sono già stati posizionati  lungo i corridoi.

Le modalità di conferimento dei rifiuti sono le seguenti:

 

  • Nel bidone con il coperchio giallo gettare plastica e metalli
  • Nel bidone con il coperchio blu gettare la carta
  • Nel bidone con il coperchio grigio gettare l’ indifferenziato
  • Nel bidone con il coperchio marrone gettare l’ organico

 

I cestini dei rifiuti presenti nelle classi dovranno essere usati solo  per gettare la carta (non sporca di olio o altro).

 

È consentito conferire i rifiuti negli appositi contenitori soltanto durante l’intervallo o negli spostamenti delle classi. 

Si confida nella collaborazione di tutti e nel rispetto delle norme sopra indicate

         La Dirigente Scolastica
(dott.ssa Daniela Michelangeli)
  (Firma sostituita a mezzo stampa ai sensi
       dell’art. 3 co. 2 della L. n. 39/1993)

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